La leggenda natalizia di Gryla: storia e luogo di nascita

Moltissimi sono i personaggi famosi del periodo natalizio in cui ormai ci troviamo, anche se Santa Klaus resta il più amato e noto in qualunque angolo del globo. Anche in Islanda i bambini buoni hanno in dono i regali da Babbo Natale, mentre quelli cattivi non hanno solo il carbone come succede in altre parti del mondo.

Stando però la tradizione islandese nel corso del periodo natalizio arrivano le tenebre di Gryla. È questo il nome di una strega cattiva che stando alla leggenda era un troll di montagna, celebre per spaventare i bambini nei villaggi. Se siete curiosi di apprendere nei dettagli tale leggenda islandese allora questo articolo fa proprio al caso vostro. La leggenda islandese che stiamo per esporvi risale al Medioevo. 

La leggenda natalizia di Gryla: storia e luogo di nascita

Stando alla credenza popolare durante il periodo natalizio Gryla, chiamata anche la strega del Natale, assieme ai suoi 13 figli jolasveinar che letteralmente vuol dire “i ragazzi del Natale”, viene giù dalla montagna, venendo fuori dalla caverna dove vive per spaventare i bambini cattivi. leggenda islandese più che una favola per bambini è un racconto del terrore.

La strega del Natale non si limitava soltanto a impaurire i bambini che si sono comportati male nel corsodell’anno, ma li sottrae alle loro famiglie, prendendoli dai loro caldi letti di notte e li conduce nella sua caverna mettendoli cuocere in un enorme pentolone. In pratica Gryla utilizza i bambini cattivi per preparare uno stufato da far sfamare i suoi figli e suo marito.

Il termine Gryla è stato rinvenuto in molteplici fonti medievale, ma fino al XIII secolo determinava esclusivamente un troll di montagna di sesso femminile. Solo nei secoli successivi il nome Gryla viene legato ad un mostro natalizio che ingurgita bambini cattivi. In tutte le storie popolari non è mai rappresentata l’aspetto della strega, ma si suppone avesse l’aspetto di un troll deforme e gigantesco che infondeva paura solo alla vista.

Nella leggenda popolare Gryla si muove sempre in compagnia del suo fidato gatto nero di nome Yule, che in lingua islandese si dice Jólakötturinn. Tale animale è anch’esso raccontato come una figura crudele assetata di sangue e goloso di bambini cattivi. Certamente tale storia è soltanto un’antica leggenda senza nessun fondo di verità.

Oggi non è più raccontata ai bambini per non farli spaventare, ma si racconta una versione differente della storia. La quale parla di una strega del Natale insieme ai suoi 13 figli che viene giù dalla montagna per portare doni ai bambini e li lascia nella calza attaccata al camino. La versione contemporanea della storia rammenta tanto da vicino la nostra storia della Befana. Del resto non si deve scordare che la nostra Befana porta il carbone ai bambini cattivi.

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