Si può mangiare il tonno in scatola con il colesterolo alto? Ecco cosa dice l’esperto

Il tonno in scatola è indubbiamente un prodotto molto acquistato, grazie alla sua grande versatilità e soprattutto alla lunga o conservazione. È inoltre, un alimento molto utilizzato per chi non ha tempo di cucinare o non è molto bravo a preparare altre pietanze ed optano per il tonno in scatola, il quale è super veloce è pronto da mangiare.

Esistono tantissimi prodotti in scatola, di diverso tipo e proprio per tale negli ultimi anni si sono intensificati i controlli sul pescato e sugli ingredienti che appunto compongono queste scatolette. Ciò è sicuramente in parte, divenuto necessario a causa delle notizie sull’impatto sulla salute del tonno in scatola, che è stato oggetto di molte discussione. Il tonno in scatola bisogna precisare, che viene sconsigliato per chi soffre di problemi specifici.

Si può mangiare il tonno in scatola con il colesterolo alto? Ecco cosa dice l’esperto 

La preparazione del tonno, ovvero l’inscatolamento di tale prodotto, permette di mantenere le proprietà del tonno quasi tutte intatte, soprattutto dal punto di vista nutrizionale. È infatti, ricco di proteine e grassi buoni come ad esempio gli Omega-3 che sono molto importanti per il nostro sistema immunitario, vanno infatti a ridurre la presenza di colesterolo cattivo dal nostro organismo, ovviamente però deve essere consumato in quantità limitate e senza esagerare. 

Il tonno, come abbiamo detto prima non è molto consigliato in quanto presenta delle caratteristiche che potrebbero danneggiare il nostro organismo, come ad esempio il sale. C’è però da dire che ci sono molti altri alimenti, come ad esempio l’olio di semi o d’oliva, che in tanti casi hanno un doppio ruolo ovvero quello di conservante ma anche quello di condimento. 

Sono questi gli elementi, compreso il compendio di proccupazioni causate dal metilmercurio, ossia una diffusa forma di metallo pesante presente in numerosi prodotti ittici, a rendere questa scelta non adatta in determinati casi.

Questi elementi però non vanno a condizionare l’apporto positivo accennato poc’anzi anche in relazione del colesterolo. Infatti, sono presenti dei nutrienti molto validi come ad esempio i sali minerali, molto importanti per l’organismo che possono andare a ridurre il colesterolo cattivo, il quale è una delle cause principali per problemi cardiaci e di problemi all’apparato circolatorio.

È consigliato quindi non abusarne e consumarne una scatoletta solo massimo 2 volte a settimana, cercando di scegliere quelle di buona qualità, alternando l’olio d’oliva a quelle naturali. Inoltre bisogna limitarlo ancora di più per chi soffre di ipertensione a causa dell’alto contenuto di sodio. In ogni caso, se si hanno dei dubbi su cosa mangiare o meno, ci si può sempre rivolgere ad un esperto, in modo tale da essere sicuri e non sbagliare. 

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