Come riconoscere e contrastare subito la menopausa: ecco la guida

La menopausa precoce è un presupposto salutare che può riscontrarsi nelle donne e che può originare non poche situazioni problematica di salute. Proprio per tale motivo è fondamentalesaperla identificare in maniera provvidenziale al fine di contrastarla in maniera efficace. Ciò detto di seguito vi riveliamo tutto ciò che c’è da conoscere sui sintomi che determinano la presenza dell’attributo protagonista di questo articolo.

Come riconoscere e contrastare subito la menopausa: ecco la guida

La menopausa, difatti, si riscontra in media intorno ai 51 anni di età, ma alle volte può fare la sua manifestazione prima del tempo con tutte gli effetti sulla salute della donna. La menopausa precoce è un disturbo di salute che negli ultimi tempi sta divenendo sempre più frequente. Tante donne infatti terminano per andare in menopausa prima del tempo andando verso delle problematiche di salute alquanto serie.

Secondo un recente uno studio fatto da un gruppo di ricercatori americani, tra le ragioni principali di tale disturbo sussisterebbe anche ed incredibilmente l’inquinamento ambientale. Quest’ultimo, infatti, pare sia capace di far calare i livelli di un ormone che regola la fertilità, ovvero l’estradiolo. Ciò detto, è fondamentale essere a conoscenza del fatto che ci sono diversi sintomi che non devono essere sminuiti dal momento che possono essere il segnale della presenza del presupposto in esame.

Tanto per iniziare, tra i più comuni abbiamo l’amenorrea, vale a dire l’assenza di mestruazioni. Oltre a ciò può succedere di sentireosteoporosi per colpa della perdita della densità ossea. Non solo, tante donne raccontano secchezza vaginale che può facilitare dolore nei rapporti sessuali e nel corso della minzione.

I sintomi rivedono anche la sfera psicologica dal momento che le donne colpite da menopausa precoce hanno la tendenza a patire disturbi del sonno e dell’umore. In presenza della sintomatologia in argomento, pertanto, è fondamentale rivolgersi al ginecologo che prescriverà specificati accertamenti. In particolare, si muoveràdapprima con l’esclusione di una gravidanza, nel caso in cui la paziente avesse una vita sessuale attiva.

Il passaggio seguente prevede all’opposto di eseguire una serie di prelievi del sangue per indicare i livelli di gonadotropine e di estradiolo, ormoni sessuali che regolamentano l’attività degli organi riproduttivi. In relazione al trattamento, infine, normalmente si agisce prescrivendo una terapia estroprogestinica fino all’effettuazione dei 51 anni di età, nel caso che la donna non voglia una gravidanza.

In caso contrario, si sperimenta una fecondazione in vitro. Tale avviene tramite ovociti di donatrice sfruttando estrogeni e progestinici esogeni. In tale modo, si sostiene l’endometrio a rinforzarel’embrione, una volta spostato.

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