Bere l’acqua di rubinetto fa male? Ecco la risposta del nutrizionista

Elemento essenziale non solo per gli esseri umani e per i mammiferi in generale, ma per qualsiasi forma di vita sufficientemente complessa da essere considerabile tale, l’acqua risulta essere infatti fondamentale, per lo sviluppo di qualsiasi forma di attività intesa come tale: ottenere acqua in passato, ed ancora oggi in svariate zone del mondo non è assolutamente qualcosa di banale, oggi siamo portati a considerare basilare l’utilizzo dell’acqua di rubinetto per quasi ogni cosa. Ma bere l’acqua di rubinetto fa male?

E’ un “dilemma” costituito da diverse concezioni, miti e spesso informazioni non completamente sbagliate ma che vanno contestualizzate in alcuni casi. E sono in molti a preferire l’acqua in bottiglia per una questione endemica o di percezione.

Ma bere l’acqua di rubinetto fa veramente male? Qual è la verità? Ecco il parere del nutrizionista.

Bere l’acqua di rubinetto fa male? Ecco la risposta del nutrizionista

In Italia oltre la metà della popolazione adulta fa ricorso almeno una volta a settimana all’acqua in bottiglia, anche se presenta costi ovviamente superiori rispetto a quella di rubinetto, in ogni caso potabile.

Si può considerare l’acqua italiana, se confrontata a quella dell’Unione Europea, considerando le nazioni simile, potabile quasi al 100 % anche se i tipi di depurazione sono diversi da zona a zona, e non sempre questa può apparire così appetibile.

Quasi il 90 % dell’acqua potabile che esce dal rubinetto in Italia arriva da fonti sotterranee, mentre il restante proviene da falde superficiali. Va considerata quindi una questione legata al gusto , soprattutto e non sulla vera unicità o specialità dell’acqua in bottiglia rispetto a quella effettivamente di rubinetto che può essere però diversa per gusto da regione a regione.

L’acqua di rubinetto è quindi sicura, va anche “eliminato” il pregiudizio legato ad una presenza di minerali come il calcio, mediamente maggiore (questo è vero) rispetto a quella in bottiglia. Ma come evidenziato dall’Agenzia Nazionale di Sanità non c’è correlazione tra il calcio presente nell’acqua e l’insorgere di calcoli. Quella di rubinetto può contenere tracce di cloro, seppur in quantità comunque ridotte che serve nell’ambito della depurazione.

Generalmente sono tutti piuttosto direzionati nel definire l’acqua di rubinetto sicura, soprattutto più economica ma anche più “green” visto che non vi è un imbottigliamento o trasporto di sorta. Resta tuttavia una questione di gusto personale, e di abitudini, anche se come detto, in Italia, l’acqua è considerabile più che sicura.

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