“Femminicidio” è la parola del 2023 scelta da Treccani

La diffusione della famosa enciclopedia Treccani è così culturalmente rilevante da essere divenuta da molto tempo anche sintomo di chiarezza ed affidabilità nello sviluppare delle descrizioni di logismi e parole vere e proprie, nonchè una delle principali enciclopedie al mondo per chiarezza, precisione e diffusione oltre che affidabilità, culturalmente si fa riferimento alla nota enciclopedia, che da quasi 30 anni esiste anche in formato online, per dare una certa forma di ufficialità alle parole. E la stessa Treccani è molto impegnata anche a far comprendere il significato anche sociale di termini, da molti anni viene scelta una parola da associare ad un anno specifico, in questo caso è stata la parola “Femminicidio” scelta per il 2023, oramai alla fine.

La scelta non è ovviamente casuale, e non sorprende molto infatti, anche il 2023 purtroppo è stato un anno dove il contesto di questa parola, non nuovissimo nel suo utilizzo ufficiale attraverso l’Istituto della Enciclopedia Italiana ha selezionato femminicidio proprio come parola dell’anno.

Da sempre infatti Treccani, che viene inclusa anche nel sistema didattico e scolastico dello stato italiano, ha una grande influenza anche per far comprendere l’importanza della singola parola.

“Femminicidio” è la parola del 2023 scelta da Treccani

Femminicidio treccani

Il termine Femminicidio esiste in lingua italiana ufficialmente dal 2001, integrata dalla Treccani 7 anni dopo, ed è una parola ovviamente legata ad una particolare forma di contesto di omicidio, non configurando semplicemente come vittima una rappresentante di genere femminile, quanto un contesto, molto spesso di natura sbilanciata in termini di potere nei confronti della donna stessa, ed una certa tendenza da parte di un costituente di genere maschile, quasi sempre il compagno o un familiare o una persona vicina, che attarverso una serie di dinamiche, generalmente di natura violenta ed oppressiva, che porta poi alla fine della vita, quasi sempre attraverso una natura violenta.

Finora nel 2023 sono state 118 le donne vittima di femminicidio, numeri che rispetto al 2022, che si era chiuso con 127 donne uccise, costituisce un calo ma che comunque evidenzia una forma di tendenza resa anche culturalmente oramai inaccettabile perchè il numero, secondo molti analisti, non potrà ridursi a sufficienza senza una già attiva sensibilizzazione del problema.

Si tratta di un termine relativamente nuovo, ma che proprio attraverso vari episodi che hanno avuto una grande eco culturale, come il femminicidio di Giulia Cecchettin, hanno evidenziato anche la necessità di intervenire in ambito preventivo direttamente nel contesto.

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